Farro: Cereale Nutriente e Versatile nella Cucina Tradizionale e Moderna
Il farro è uno dei più antichi cereali utilizzati dall’uomo, la cui coltivazione risale circa al 7000 a.C. È stato un alimento fondamentale per l’alimentazione degli Assiri, Egizi e degli altri popoli antichi del Medio Oriente e del Nord Africa. Probabilmente è originario della Palestina, dove è tutt’ora diffusa una specie spontanea di farro (triticum dicoccoides). Si pensa che i pastori nomadi abbiano esportato questa coltura in tutte le regioni allora conosciute. In Italia era coltivato fin dall’età del bronzo.
Diffuso in Grecia, dove veniva chiamato “olyria” o “chondros” per via della farina bianchissima che se ne otteneva, divenne poi il piatto forte dei Romani, che presero a coltivarlo intensivamente durante la loro avanzata nel mediterraneo. Per Roma il “puls” (o farratum) era considerato un piatto di buon augurio, segno di abbondanza e fertilità. Per questo veniva tradizionalmente offerto agli sposi. Inoltre, insieme al sale, era parte sostanziale della paga dei centurioni.
Esistono due tipi di farro e la scelta tra farro perlato e farro decorticato dipende dalle esigenze e dai gusti personali. Per chi cerca la praticità, il farro perlato è un’ottima soluzione. Per chi invece desidera un alimento più ricco di nutrienti e dal sapore rustico, il farro decorticato rappresenta l’opzione ideale.
Il farro è un cereale “vestito”, ha cioè una pellicola esterna che viene chiamata glumetta. Questa pellicola esterna è ricca di fibre e contiene anche una parte di minerali e vitamine
farro con glumetta
Il farro decorticato: tradizione e nutrizione
Il farro decorticato, privato solo della glumetta, la buccia esterna non commestibile, conserva intatte le sue parti più preziose: la crusca e il germe. Questo lo rende un alimento più ricco di fibre, vitamine del gruppo B, ferro e magnesio. La sua consistenza tenace e il sapore deciso lo rendono perfetto per piatti rustici e ricette che richiedono una lunga cottura, come zuppe, minestre e risotti.
farro decorticato
Il farro perlato: praticità moderna
Il farro perlato, ottenuto mediante la decorticazione e la perlatura del chicco, si presenta con una superficie liscia e un colore chiaro. La sua lavorazione lo rende più veloce da cuocere rispetto al farro decorticato, circa 40 minuti contro i 60-90 minuti di quest’ultimo. Questa caratteristica lo rende particolarmente apprezzato odiernamente, in tempi frenetici dove la praticità in cucina è un valore aggiunto.
Tuttavia, la perlatura comporta la perdita di una parte significativa della crusca e del germe, ricchi di fibre, vitamine e minerali. Il farro perlato, pur mantenendo un buon valore nutritivo, risulta meno ricco rispetto al farro decorticato.
farro perlato
Vantaggi
Valore nutrizionale: Il farro è ricco di fibre, proteine, vitamine e minerali, tra cui ferro, magnesio e fosforo. È un alimento prezioso per chi segue una dieta sana ed equilibrata. Inoltre, il suo contenuto di glutine è inferiore a quello del grano duro, rendendolo più tollerabile per chi soffre di celiachia o sensibilità al glutine.
Versatilità in cucina: può essere utilizzato in diverse preparazioni culinarie, dai primi piatti alle insalate, dai risotti alle zuppe. È un ingrediente versatile che può essere utilizzato per creare piatti gustosi e nutrienti.
Sostenibilità ambientale: è un cereale resistente che richiede poca acqua e pesticidi per crescere. È una coltura sostenibile che può contribuire a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura.
Salvaguardia della biodiversità: è una specie di cereale antica che ha rischiato di scomparire. La sua reintroduzione aiuta a preservare la biodiversità e a garantire la disponibilità di varietà di cereali per le generazioni future.
Rivalutazione della tradizione culinaria: è un alimento legato alla tradizione culinaria italiana. La sua riscoperta permette di valorizzare i sapori e i piatti del passato e di trasmetterli alle nuove generazioni.
Quando ho scoperto le prime offerte sul mercato, il farro è diventato immediatamente un elemento essenziale nel mio repertorio culinario. Ho preparato deliziosi antipasti, primi piatti ricchi e dolci squisiti con la sua farina, rendendo ogni piatto un’esperienza culinaria unica grazie al suo caratteristico e rustico sapore.
Insalata di farro. Ricetta facile e leggera.
L’insalata di farro con verdure è un’idea perfetta per l’estate. Un piatto leggero, fresco e gustoso, che si può preparare in anticipo e tenere in frigorifero anche per un paio di giorni.
Dosi per persone 4
250 g farro perlato
250 g peperoni
250 g pomodorini
180 g mais precotto 1 barattolo
120 g tonno in scatola peso da sgocciolato
80 g formaggio asiago a cubetti
35 ml olio extravergine di oliva 3 cucchiai
basilico fresco q.b.
sale fino q.b.
Procedimento
Laviamo il farro sotto l’acqua corrente per qualche minuto, poi mettiamolo in una pentola e copriamolo di acqua. Cuociamo per circa 40 minuti, ma assaggiamo prima di spegnere il fuoco per verificare la cottura.
Consiglio: Per un’insalata di farro ancora più ricca di sapore, è possibile cuocere il farro in brodo vegetale anziché in acqua. In questo modo, il farro assorbirà il sapore del brodo e l’insalata sarà ancora più gustosa.
Mettiamo il farro cotto in una ciotola e aggiungiamo il sale e un cucchiaio di olio, mescoliamo e facciamo riposare in frigorifero.
Nel frattempo possiamo occuparci delle verdure. Tagliamo i pomodorini a metà e i peperoni a rondelle sottili. Poi tagliamo l’asiago a cubetti.
Mettiamo i pomodorini, i peperoni e il formaggio nella ciotola con il farro e aggiungiamo anche il tonno sott’olio sgocciolato e il mais. Mescoliamo bene.
Aggiungiamo il basilico tritato, due cucchiai di olio e mescoliamo. Copriamo la ciotola con un piatto e facciamo riposare in frigorifero fino al momento di servire.
Ingrediente molto versatile, l’insalata è uno dei piatti dove le caratteristiche del farro arrivano direttamente al palato e arricchiscono gli ingredienti poveri a cui è abbinato.
Insalata di farro: variazioni per tutti i gusti
Per vegetariani e vegani:
Sostituire il tonno con legumi come ceci, fagioli o lenticchie.
Aggiungere verdure grigliate o marinate, come melanzane, zucchine o peperoni.
Utilizzare un formaggio vegetale a base di soia, mandorle o riso.
Condire l’insalata con un pesto vegano a base di basilico, menta o altri ortaggi.
Per celiaci:
Utilizzare farro certificato senza glutine.
Sostituire il formaggio con un’alternativa senza glutine, come il pecorino stagionato o il formaggio di capra.
Condire l’insalata con un olio extravergine di oliva aromatizzato alle erbe o con una vinaigrette a base di succo di limone e aceto balsamico.
Per chi è attento alla linea:
Ridurre la quantità di olio extravergine di oliva nel condimento.
Utilizzare verdure a basso contenuto calorico, come pomodori, cetrioli o finocchi.
Aggiungere una spolverata di semi di girasole o di lino per un maggior apporto di fibre.
Per chi ama i sapori piccanti:
Aggiungere peperoncino fresco tritato o un pizzico di peperoncino in polvere.
Utilizzare un formaggio piccante, come il pecorino romano o il gorgonzola.
Condire l’insalata con un olio extravergine di oliva aromatizzato al peperoncino.
Per chi ha gusti particolari:
Aggiungere frutta secca, come noci, mandorle o pinoli.
Unire olive nere o verdi denocciolate.
Profumare l’insalata con erbe fresche, come basilico, menta o erba cipollina
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